Categoria: Food
Created by: Sis84
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Il cannolo è una delle principali specialità della cucina siciliana ed è composto da una cialda fritta e croccante ripiena di una crema a base di ricotta di pecora a cui vengono spesso aggiunti canditi e gocce di cioccolata. I cannoli vengono infine decorati con pistacchi tritati, scorzette d'arancia e ciliege candite. L'interno della cialda è spesso rivestito di uno strato di cioccolato fondente volto a impedire l'assorbimento dell'umidità della ricotta e il mantenimento della croccantezza. Le origini del cannolo restano ancora incerte, ma sembrano essere molto antiche e risalire fino agli antichi romani.
Il cannolo è una delle principali specialità della cucina siciliana ed è composto da una cialda fritta e croccante ripiena di una crema a base di ricotta di pecora a cui vengono spesso aggiunti canditi e gocce di cioccolata. I cannoli vengono infine decorati con pistacchi tritati, scorzette d'arancia e ciliege candite. L'interno della cialda è spesso rivestito di uno strato di cioccolato fondente volto a impedire l'assorbimento dell'umidità della ricotta e il mantenimento della croccantezza. Le origini del cannolo restano ancora incerte, ma sembrano essere molto antiche e risalire fino agli antichi romani.
Il castagnaccio è un prodotto tipico della zona appenninica tra la Toscana e l'Emilia Romagna. Si tratta di un dolce della tradizione contadina, povero ma sostanzioso e ricco di proprietà nutrizionali. L'impasto a base di farina di castagne, acqua e olio d'oliva, è arricchito da pinoli e uvetta. A seconda della variante regionale, prevede anche rosmarino, frutta secca, scorze di arancia. A causa della vasta diffusione della castagna sul suolo italiano, è difficile stabilire l'origine di questo dolce prettamente autunnale e conosciuto già nel '500, ma con il tempo è diventato sempre di più un prodotto tipico della Toscana.
Il castagnaccio è un prodotto tipico della zona appenninica tra la Toscana e l'Emilia Romagna. Si tratta di un dolce della tradizione contadina, povero ma sostanzioso e ricco di proprietà nutrizionali. L'impasto a base di farina di castagne, acqua e olio d'oliva, è arricchito da pinoli e uvetta. A seconda della variante regionale, prevede anche rosmarino, frutta secca, scorze di arancia. A causa della vasta diffusione della castagna sul suolo italiano, è difficile stabilire l'origine di questo dolce prettamente autunnale e conosciuto già nel '500, ma con il tempo è diventato sempre di più un prodotto tipico della Toscana.
Il maritozzo è un dolce tipico del Lazio, in particolare della città di Roma. Consiste in un panino soffice e dolce cotto al forno e farcito di panna. L'impasto del panino a base di farina, lievito di birra e zucchero, è arricchito con pinoli, uvetta e schorzette d'arancia. Il nome di questo dolce deriva dalla storpiatura burlesca di "marito" in quanto rappresentava un dono ben augurale che il fidanzato offriva alla promessa sposa il primo venerdì di marzo.
Il maritozzo è un dolce tipico del Lazio, in particolare della città di Roma. Consiste in un panino soffice e dolce cotto al forno e farcito di panna. L'impasto del panino a base di farina, lievito di birra e zucchero, è arricchito con pinoli, uvetta e schorzette d'arancia. Il nome di questo dolce deriva dalla storpiatura burlesca di "marito" in quanto rappresentava un dono ben augurale che il fidanzato offriva alla promessa sposa il primo venerdì di marzo.
Le tegole di Aosta (conosciute anche con il nome di tegole valdostane), sono un prodotto tipico regionale e si presentano come dei sottili biscotti croccanti a base di mandorle, nocciole, farina, burro e uova. Possono essere consumate da sole o con l'aggiunta di varie creme. Il loro nome deriva dalla forma leggermente ricurva che assumevano quando, dopo la cottura, venivano poste ad asciugare su una struttura cilindrica. Secondo la tradizione, questo dolce ha origini francesi (più precisamente normanne) e sarebbe stato portato in Italia da un pasticciere valdostano negli anni '30.
Le tegole di Aosta (conosciute anche con il nome di tegole valdostane), sono un prodotto tipico regionale e si presentano come dei sottili biscotti croccanti a base di mandorle, nocciole, farina, burro e uova. Possono essere consumate da sole o con l'aggiunta di varie creme. Il loro nome deriva dalla forma leggermente ricurva che assumevano quando, dopo la cottura, venivano poste ad asciugare su una struttura cilindrica. Secondo la tradizione, questo dolce ha origini francesi (più precisamente normanne) e sarebbe stato portato in Italia da un pasticciere valdostano negli anni '30.
Il gelo di melone è una sorta di gelatina al gusto di anguria ed è un tipico dolce al cucchiaio siciliano, consumato soprattutto a Ferragosto o in occasione della festa di Santa Rosalia (patrona di Palermo). La polpa del frutto viene schiacciata e privata dei semi, poi messa sul fuoco e addensata con zucchero e amido di frumento, infine il composto viene fatto raffreddare in frigo e servito con gocce di cioccolata e granella di pistacchio. Esistono diverse varianti in base alla zona geografica o alle tradizioni locali, inoltre a Palermo è tipica la crostata con gelo di melone. Il nome forviante del dolce deriva dalla traduzione impropria del siciliano "muluna" (ovvero anguria), mentre le sue origini sembrano risalire al periodo della dominazione araba in Sicilia.
Il gelo di melone è una sorta di gelatina al gusto di anguria ed è un tipico dolce al cucchiaio siciliano, consumato soprattutto a Ferragosto o in occasione della festa di Santa Rosalia (patrona di Palermo). La polpa del frutto viene schiacciata e privata dei semi, poi messa sul fuoco e addensata con zucchero e amido di frumento, infine il composto viene fatto raffreddare in frigo e servito con gocce di cioccolata e granella di pistacchio. Esistono diverse varianti in base alla zona geografica o alle tradizioni locali, inoltre a Palermo è tipica la crostata con gelo di melone. Il nome forviante del dolce deriva dalla traduzione impropria del siciliano "muluna" (ovvero anguria), mentre le sue origini sembrano risalire al periodo della dominazione araba in Sicilia.
La colomba è un dolce tipico del periodo pasquale che prende il nome proprio dalla sua forma caratteristica. L'impasto soffice e lievitato (a base di farina, burro, uova, zucchero) è farcito con canditi, mentre la superficie è ricoperta da una croccante glassa di mandorle e granella di zucchero. La sua nascita ufficiale risale ai primi del '9oo per opera dell'azienda milanese Motta; l'intento era quello di creare una versione più pasquale del panettone. Secondo la tradizione, a tratti leggendaria, questo dolce risale invece alla metà del VI secolo, quando durante l'assedio di Pavia il re longobardo Alboino si vide offrire un pane dolce come segno di pace.
La colomba è un dolce tipico del periodo pasquale che prende il nome proprio dalla sua forma caratteristica. L'impasto soffice e lievitato (a base di farina, burro, uova, zucchero) è farcito con canditi, mentre la superficie è ricoperta da una croccante glassa di mandorle e granella di zucchero. La sua nascita ufficiale risale ai primi del '9oo per opera dell'azienda milanese Motta; l'intento era quello di creare una versione più pasquale del panettone. Secondo la tradizione, a tratti leggendaria, questo dolce risale invece alla metà del VI secolo, quando durante l'assedio di Pavia il re longobardo Alboino si vide offrire un pane dolce come segno di pace.
La frutta di Martorana è un tipico dolce siciliano riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano. A base di farina di mandorle e zucchero, è famoso in tutto il mondo per le sue forme e colori che riproducono perfettamente frutti e verdure. Il nome di questo dolce deriva dalla chiesa della Martorana di Palermo e, secondo la tradizione, sarebbe stato creato durante il periodo normanno dalle monache del monastero della Martorana per abbellire il loro giardino in occasione di una visita ufficiale da parte di un personaggio illustre.
La frutta di Martorana è un tipico dolce siciliano riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano. A base di farina di mandorle e zucchero, è famoso in tutto il mondo per le sue forme e colori che riproducono perfettamente frutti e verdure. Il nome di questo dolce deriva dalla chiesa della Martorana di Palermo e, secondo la tradizione, sarebbe stato creato durante il periodo normanno dalle monache del monastero della Martorana per abbellire il loro giardino in occasione di una visita ufficiale da parte di un personaggio illustre.
Il dolce di San Michele è il dolce tipico di Bagnacavallo, un paesino in provincia di Ravenna, ed è riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale. Questa torta di pastafrolla racchiude una crema a base di panna, latte, zucchero e colla di pesce, mentre la superficie è interamente decorata con frutta secca (mandorle, pinoli, nocciole, noci) e spennellata con gelatina di albicocche. Realizzata in onore dell'arcangelo Michele (patrono di Bagnacavallo), ha origini antichissime e deriva dai primi dolci a base di frutta secca preparati intorno all'anno mille in occasione della festa patronale.
Il dolce di San Michele è il dolce tipico di Bagnacavallo, un paesino in provincia di Ravenna, ed è riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale. Questa torta di pastafrolla racchiude una crema a base di panna, latte, zucchero e colla di pesce, mentre la superficie è interamente decorata con frutta secca (mandorle, pinoli, nocciole, noci) e spennellata con gelatina di albicocche. Realizzata in onore dell'arcangelo Michele (patrono di Bagnacavallo), ha origini antichissime e deriva dai primi dolci a base di frutta secca preparati intorno all'anno mille in occasione della festa patronale.
I brutti ma buoni sono dei biscottini a base di albumi d'uova, zucchero, mandorle e nocciole tostate e poi tritate. Questi dolcetti devono il loro nome al contrasto tra la forma rustica e l'ottimo sapore. La loro origine è incerta ed è contesa tra il Piemonte e il paese di Gavirate, in provincia di Varese, dove sarebbero stati inventati dal pasticciere Costantino Veniani a fine '800.
I brutti ma buoni sono dei biscottini a base di albumi d'uova, zucchero, mandorle e nocciole tostate e poi tritate. Questi dolcetti devono il loro nome al contrasto tra la forma rustica e l'ottimo sapore. La loro origine è incerta ed è contesa tra il Piemonte e il paese di Gavirate, in provincia di Varese, dove sarebbero stati inventati dal pasticciere Costantino Veniani a fine '800.
La zuppa inglese è un dessert al cucchiaio composto da strati di crema pasticcera e pan di Spagna (o savoiardi) imbevuto di liquore (generalmente alchermes o rosolio). Alcune varianti prevedono l'aggiunta di crema al cioccolato. La tradizione di questo dolce sembra risalire al 1500, quando i cuochi della corte dei Duchi d'Este a Ferrara cercarono di ricreare un dolce rinascimentale inglese su richiesta di un diplomatico in visita.
La zuppa inglese è un dessert al cucchiaio composto da strati di crema pasticcera e pan di Spagna (o savoiardi) imbevuto di liquore (generalmente alchermes o rosolio). Alcune varianti prevedono l'aggiunta di crema al cioccolato. La tradizione di questo dolce sembra risalire al 1500, quando i cuochi della corte dei Duchi d'Este a Ferrara cercarono di ricreare un dolce rinascimentale inglese su richiesta di un diplomatico in visita.
Il gianduiotto è un cioccolatino tipico di Torino. Dalla caratteristica forma a barchetta, nasce dall'unione di cacao, zucchero e nocciole del Piemonte. Il gianduiotto prende il suo nome dalla maschera torinese Gianduia e venne immesso sul mercato a metà '800, ma le sue origini risalgono al periodo del blocco napoleonico imposto nel 1806 durante il quale, a causa della scarsità di materie prime, i pasticcieri si videro costretti a integrare il cacao con altri ingredienti facilmente reperibili.
Il gianduiotto è un cioccolatino tipico di Torino. Dalla caratteristica forma a barchetta, nasce dall'unione di cacao, zucchero e nocciole del Piemonte. Il gianduiotto prende il suo nome dalla maschera torinese Gianduia e venne immesso sul mercato a metà '800, ma le sue origini risalgono al periodo del blocco napoleonico imposto nel 1806 durante il quale, a causa della scarsità di materie prime, i pasticcieri si videro costretti a integrare il cacao con altri ingredienti facilmente reperibili.
Il babà è un dolce tipico della tradizione culinaria napoletana. Si presenta con una forma a tronco di cono che ricorda vagamente quella di un fungo e viene spesso farcito con cioccolato o panna. L'impasto a lenta lievitazione a base di lievito di birra, uova, zucchero, burro e farina, viene prima cotto al forno e poi immerso nel liquore (generalmente rum aromatizzato con bergamotto o arance). Seppur legato alla tradizione campana, il babà è originario della Polonia e la sua invenzione è attribuita al re Stanislas Leczynski (XVIII secolo).
Il babà è un dolce tipico della tradizione culinaria napoletana. Si presenta con una forma a tronco di cono che ricorda vagamente quella di un fungo e viene spesso farcito con cioccolato o panna. L'impasto a lenta lievitazione a base di lievito di birra, uova, zucchero, burro e farina, viene prima cotto al forno e poi immerso nel liquore (generalmente rum aromatizzato con bergamotto o arance). Seppur legato alla tradizione campana, il babà è originario della Polonia e la sua invenzione è attribuita al re Stanislas Leczynski (XVIII secolo).
La crostata è un dolce a base di pastafrolla farcito con marmellata o vari tipi di creme. Ne esistono molte varianti a seconda della farcitura utilizzata (marmellata, ricotta, cioccolato, crema, etc.). Una delle caratteristiche principali è la classica "rete" che ne ricopre la superficie e che è costituita da sottili strisce di pastafrolla. Una variante particolare è rappresentata dalla crostata alla frutta, in cui la base di pastafrolla è ricoperta da uno strato di crema pasticciera e decorata infine con frutta fresca e gelatina.
La crostata è un dolce a base di pastafrolla farcito con marmellata o vari tipi di creme. Ne esistono molte varianti a seconda della farcitura utilizzata (marmellata, ricotta, cioccolato, crema, etc.). Una delle caratteristiche principali è la classica "rete" che ne ricopre la superficie e che è costituita da sottili strisce di pastafrolla. Una variante particolare è rappresentata dalla crostata alla frutta, in cui la base di pastafrolla è ricoperta da uno strato di crema pasticciera e decorata infine con frutta fresca e gelatina.
La delizia al limone è un dolce originario di Sorrento, ma fa ormai parte della tradizione culinaria campana. Si presenta come una cupoletta di soffice pan di Spagna, farcita all'interno e ricoperta da una crema al limone. È spesso decorata con un ciuffetto di panna e scaglie di scorza di limone. Venne creata per la prima volta nel 1978 da Carmine Marzuillo, un pasticciere della costiera amalfitana.
La delizia al limone è un dolce originario di Sorrento, ma fa ormai parte della tradizione culinaria campana. Si presenta come una cupoletta di soffice pan di Spagna, farcita all'interno e ricoperta da una crema al limone. È spesso decorata con un ciuffetto di panna e scaglie di scorza di limone. Venne creata per la prima volta nel 1978 da Carmine Marzuillo, un pasticciere della costiera amalfitana.
Lo zuccotto è un dolce di origine fiorentina. Si tratta di un semifreddo preparato con una farcitura interna di panna e ricotta mescolate a pezzi di cioccolata e canditi. Ha una tipica forma a calotta ed è rivestito esternamente da uno strato di pan di Spagna inzuppato di liquore. L'invenzione dello zuccotto è attribuita all'artista rinascimentale Bernardo Buontalenti in occasione della visita dell'ambasciata spagnola alla corte dei Medici.
Lo zuccotto è un dolce di origine fiorentina. Si tratta di un semifreddo preparato con una farcitura interna di panna e ricotta mescolate a pezzi di cioccolata e canditi. Ha una tipica forma a calotta ed è rivestito esternamente da uno strato di pan di Spagna inzuppato di liquore. L'invenzione dello zuccotto è attribuita all'artista rinascimentale Bernardo Buontalenti in occasione della visita dell'ambasciata spagnola alla corte dei Medici.
Il croccante è un dolce tipico del periodo natalizio compostao da zucchero fuso e risolidificato insieme a mandorle, nocciole, noci. Diffuso in tutta Italia, soprattutto nel centro-sud, viene rivendicato da diverse regioni. Le sue origini risalgono al 1200 e rappresenta probabilmente l'evoluzione di un dolce arabo a base di mandorle, miele, zucchero e spezie.
Il croccante è un dolce tipico del periodo natalizio compostao da zucchero fuso e risolidificato insieme a mandorle, nocciole, noci. Diffuso in tutta Italia, soprattutto nel centro-sud, viene rivendicato da diverse regioni. Le sue origini risalgono al 1200 e rappresenta probabilmente l'evoluzione di un dolce arabo a base di mandorle, miele, zucchero e spezie.
La panna cotta è un dolce di origini piemontesi e consiste in un dessert da cucchiaio dal sapore delicato a base di panna, latte, zucchero e colla di pesce. In alternativa, è utilizzato come addensante l'albume d'uovo. Viene servito accompagnato da salse alla frutta, al cioccolato o al caramello. Secondo la tradizione, l'invenzione della panna cotta è attribuita a una signora di origine ungherese vissuta nelle Langhe a inizio '900.
La panna cotta è un dolce di origini piemontesi e consiste in un dessert da cucchiaio dal sapore delicato a base di panna, latte, zucchero e colla di pesce. In alternativa, è utilizzato come addensante l'albume d'uovo. Viene servito accompagnato da salse alla frutta, al cioccolato o al caramello. Secondo la tradizione, l'invenzione della panna cotta è attribuita a una signora di origine ungherese vissuta nelle Langhe a inizio '900.
Le chiacchiere sono dolci tipici del periodo di carnevale. Diffuse in tutta Italia, hanno molte varianti e termini regionali (come ad esempio frappe nel Lazio, bugie in Liguria, cenci in Toscana, etc.). L'impasto a base di farina, burro e uova viene prima tagliato in varie forme che sono poi fritte o cotte al forno e infine spolverate con zucchero a velo. Le origini di questo dolce sembrano essere antichissime e legate alla tradizione delle "frictilia" (dolci fritti in abbondante grasso di maiale) in uso nella Roma antica.
Le chiacchiere sono dolci tipici del periodo di carnevale. Diffuse in tutta Italia, hanno molte varianti e termini regionali (come ad esempio frappe nel Lazio, bugie in Liguria, cenci in Toscana, etc.). L'impasto a base di farina, burro e uova viene prima tagliato in varie forme che sono poi fritte o cotte al forno e infine spolverate con zucchero a velo. Le origini di questo dolce sembrano essere antichissime e legate alla tradizione delle "frictilia" (dolci fritti in abbondante grasso di maiale) in uso nella Roma antica.
I baci di dama sono dolci tipici del Piemonte, in particolare della città di Tortona. Sono composti da due piccole calotte di biscotto a base di farina di nocciole e mandorle che racchiudono un morbido ripieno di cioccolato gianduia. Il loro nome sembrerebbe derivare proprio dalla forma, richiamando l'immagine delle labbra che si uniscono al momento del bacio. Le origini di questo dolce risalgono a fine '800 ma restano piuttosto incerte e contese tra chi afferma l'origine tortonese e chi rivendica la sua creazione da parte dei pasticcieri della corte dei Savoia.
I baci di dama sono dolci tipici del Piemonte, in particolare della città di Tortona. Sono composti da due piccole calotte di biscotto a base di farina di nocciole e mandorle che racchiudono un morbido ripieno di cioccolato gianduia. Il loro nome sembrerebbe derivare proprio dalla forma, richiamando l'immagine delle labbra che si uniscono al momento del bacio. Le origini di questo dolce risalgono a fine '800 ma restano piuttosto incerte e contese tra chi afferma l'origine tortonese e chi rivendica la sua creazione da parte dei pasticcieri della corte dei Savoia.
La sfogliatella è un dolce tipico campano. Ne esistono due varianti principali: riccia (di forma triangolare e preparata con pasta sfoglia sovrapposta a strati sottilissimi) e frolla (tondeggiante e preparata con pasta frolla). La farcitura interna è in entrambi i casi a base di crema alla ricotta, semolino, canditi e spezie. La sfogliatella riccia prevede inoltre altre due varianti: la santarosa (ripiena di crema e amarene) e la coda d'aragosta (di dimensioni più grandi, ripiena di panna, crema chantilly o cioccolato). Secondo la tradizione, le origini della sfogliatella risalgono al XVIII secolo. Questo dolce sarebbe nato per puro caso nel monastero di Santa Rosa a Conca dei Marini (in provincia di Salerno) per mano della cuoca del convento che, per non buttare della pasta di semola avanzata in cucina, l'avrebbe unita con vari ingredienti ottenendo così un ripieno con cui farcire un cappuccio di pasta sfoglia.
La sfogliatella è un dolce tipico campano. Ne esistono due varianti principali: riccia (di forma triangolare e preparata con pasta sfoglia sovrapposta a strati sottilissimi) e frolla (tondeggiante e preparata con pasta frolla). La farcitura interna è in entrambi i casi a base di crema alla ricotta, semolino, canditi e spezie. La sfogliatella riccia prevede inoltre altre due varianti: la santarosa (ripiena di crema e amarene) e la coda d'aragosta (di dimensioni più grandi, ripiena di panna, crema chantilly o cioccolato). Secondo la tradizione, le origini della sfogliatella risalgono al XVIII secolo. Questo dolce sarebbe nato per puro caso nel monastero di Santa Rosa a Conca dei Marini (in provincia di Salerno) per mano della cuoca del convento che, per non buttare della pasta di semola avanzata in cucina, l'avrebbe unita con vari ingredienti ottenendo così un ripieno con cui farcire un cappuccio di pasta sfoglia.
La cassata è un dolce di origine siciliana, specificatamente di Palermo. Si presenta come una torta i cui ingredienti principali sono ricotta, zucchero, pan di spagna, pasta reale, canditi. L'esterno è ricoperto da una glassa e da decori dai motivi barocchi. Esistono due varianti: la cassata siciliana (quella forse più nota) e la cassata al forno (dove l'impasto alla ricotta è racchiuso in una sfoglia di pasta frolla successivamente cotta al forno). Le origini di questo dolce sono antiche e risalgono al periodo della dominazione araba (IX-XI secolo). La cassata, infatti, rappresenta la perfetta unione tra gli ingredienti tipici della cucina siciliana e i prodotti importati dagli arabi, tanto che il suo stesso nome deriva dal termine arabo "quas'at" (ciotola rotonda).
La cassata è un dolce di origine siciliana, specificatamente di Palermo. Si presenta come una torta i cui ingredienti principali sono ricotta, zucchero, pan di spagna, pasta reale, canditi. L'esterno è ricoperto da una glassa e da decori dai motivi barocchi. Esistono due varianti: la cassata siciliana (quella forse più nota) e la cassata al forno (dove l'impasto alla ricotta è racchiuso in una sfoglia di pasta frolla successivamente cotta al forno). Le origini di questo dolce sono antiche e risalgono al periodo della dominazione araba (IX-XI secolo). La cassata, infatti, rappresenta la perfetta unione tra gli ingredienti tipici della cucina siciliana e i prodotti importati dagli arabi, tanto che il suo stesso nome deriva dal termine arabo "quas'at" (ciotola rotonda).
Il pandoro è un dolce tipico del periodo natalizio. Di origini venete (più precisamente veronesi), è ormai diffuso in tutta Italia. Ha una caratteristica forma a tronco di cono, con una base a otto punte che ricorda la forma di una stella. Gli ingredienti principali sono: farina, zucchero, burro, lievito, uova. Viene spolverato di zucchero a velo e, a differenza di molte varianti moderne, non prevede nessun tipo di farcitura o canditi. Nato ufficialmente nel 1894 ad opera del pasticciere Domenico Melegatti, questo dolce trae le sue origini dal pan de oro veneziano e dal nadalin veronese.
Il pandoro è un dolce tipico del periodo natalizio. Di origini venete (più precisamente veronesi), è ormai diffuso in tutta Italia. Ha una caratteristica forma a tronco di cono, con una base a otto punte che ricorda la forma di una stella. Gli ingredienti principali sono: farina, zucchero, burro, lievito, uova. Viene spolverato di zucchero a velo e, a differenza di molte varianti moderne, non prevede nessun tipo di farcitura o canditi. Nato ufficialmente nel 1894 ad opera del pasticciere Domenico Melegatti, questo dolce trae le sue origini dal pan de oro veneziano e dal nadalin veronese.
Il panettone è un dolce tipico del periodo natalizio. Di origini milanesi, è ormai diffuso in tutta Italia. Si presenta con una base cilindrica che culmina nella caratteristica forma a cupola ed è alto circa 30 cm. Ne esistono molte varianti moderne, ma la ricetta tradizionale prevede la lievitazione di un impasto a base di farina, uova, burro, canditi e uvetta. Le origini di questo dolce sono incerte, ma sembrano risalire alla fine del XV secolo. Esistono due leggende sulla sua nascita: la prima afferma che sarebbe stato creato dal falconiere milanese Ughetto degli Altellani per conquistare la figlia di un fornaio; la seconda lo attribuisce a Toni, uno sguattero della cucina di Ludovico il Moro che, per ovviare alla mancanza del dolce durante un sontuoso pranzo di Natale, avrebbe presentato un "pane" di sua creazione, da quel giorno chiamato "pan del Toni", ovvero "panettone".
Il panettone è un dolce tipico del periodo natalizio. Di origini milanesi, è ormai diffuso in tutta Italia. Si presenta con una base cilindrica che culmina nella caratteristica forma a cupola ed è alto circa 30 cm. Ne esistono molte varianti moderne, ma la ricetta tradizionale prevede la lievitazione di un impasto a base di farina, uova, burro, canditi e uvetta. Le origini di questo dolce sono incerte, ma sembrano risalire alla fine del XV secolo. Esistono due leggende sulla sua nascita: la prima afferma che sarebbe stato creato dal falconiere milanese Ughetto degli Altellani per conquistare la figlia di un fornaio; la seconda lo attribuisce a Toni, uno sguattero della cucina di Ludovico il Moro che, per ovviare alla mancanza del dolce durante un sontuoso pranzo di Natale, avrebbe presentato un "pane" di sua creazione, da quel giorno chiamato "pan del Toni", ovvero "panettone".
Il tiramisù è un dolce semifreddo a base di pan di Spagna (o biscotti savoiardi), caffè, mascarpone e tuorli d'uovo. Nella sua forma tradizionale si presenta composto da più strati di crema al mascarpone e pan di Spagna (o biscotti) imbevuto nel caffè, la superficie è invece spolverizzata con cacao magro in polvere. Le origini di questo dolce sono incerte e contese tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana. La creazione de tiramisù nella sua versione moderna, però, sembra essere piuttosto recente e le prime attestazioni ufficiali del termine risalgono al 1980.
Il tiramisù è un dolce semifreddo a base di pan di Spagna (o biscotti savoiardi), caffè, mascarpone e tuorli d'uovo. Nella sua forma tradizionale si presenta composto da più strati di crema al mascarpone e pan di Spagna (o biscotti) imbevuto nel caffè, la superficie è invece spolverizzata con cacao magro in polvere. Le origini di questo dolce sono incerte e contese tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana. La creazione de tiramisù nella sua versione moderna, però, sembra essere piuttosto recente e le prime attestazioni ufficiali del termine risalgono al 1980.
I ricciarelli sono dolci tradizionali della città di Siena e si presentano come morbidi biscotti di marzapane. Hanno una forma simile a quella di un rombo o di un chicco di riso, una superficie ruvida cosparsa di zucchero a velo e un sottile strato di ostia alla base. Gli ingredienti principali dell'impasto sono mandorle, zucchero e albume d'uovo. I ricciarelli nascono alla fine del XV secolo nelle corti toscane e hanno probabilmente origini orientali. Secondo la leggenda, infatti, questi dolci vennero introdotti in Italia dal nobile cavaliere Ricciardetto della Gherardesca di ritorno dalle crociate.
I ricciarelli sono dolci tradizionali della città di Siena e si presentano come morbidi biscotti di marzapane. Hanno una forma simile a quella di un rombo o di un chicco di riso, una superficie ruvida cosparsa di zucchero a velo e un sottile strato di ostia alla base. Gli ingredienti principali dell'impasto sono mandorle, zucchero e albume d'uovo. I ricciarelli nascono alla fine del XV secolo nelle corti toscane e hanno probabilmente origini orientali. Secondo la leggenda, infatti, questi dolci vennero introdotti in Italia dal nobile cavaliere Ricciardetto della Gherardesca di ritorno dalle crociate.